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Appalti pubblici: dal 1° gennaio 2024 fine del regime transitorio tra i due Codici e digitalizzazione al via

lentepubblica.it • 9 Novembre 2023

Il termine del periodo transitorio tra i due Codici degli Appalti coincide con l’entrata in vigore di uno degli aspetti “di rottura” della riforma, la digitalizzazione integrale del settore dei contratti pubblici.


A decorrere dal 1° gennaio 2024, le disposizioni del Decreto Legislativo n. 36 del 31 marzo 2023 relative alla digitalizzazione del ciclo di vita del contratto pubblico, agli obblighi di trasparenza amministrativa per i bandi e i contratti, alla pubblicità legale e alla qualificazione delle Stazioni Appaltanti, la cui efficacia sostanziale era stata sospesa rispetto all’entrata in vigore formale del Codice (art. 225, Disposizioni transitorie e di coordinamento), verranno applicate a tutte le procedure di affidamento.

Il cosiddetto periodo transitorio tra il previgente D.Lgs. 50/2016 e l’attuale D.Lgs. 36/2023 giungerà dunque a conclusione alla fine dell’anno in corso: tutti gli affidamenti saranno disciplinati dal Decreto n. 36.

Quali obblighi normativi dovranno assolvere le Stazioni Appaltanti dal prossimo gennaio per ottemperare alle novità introdotte dal Codice degli appalti? Uno sguardo al prossimo futuro del settore.

Che cosa cambia nella gestione dei contratti pubblici dal 1° gennaio 2024

Digitalizzazione del ciclo di vita del contratto

Per gestire digitalmente tutte le fasi dei contratti pubblici – pianificazione, progettazione, pubblicazione, affidamento ed esecuzione – e comunicare con le giuste tempistiche le informazioni alla Banca Dati ANAC, le Stazioni Appaltanti hanno l’obbligo di utilizzare piattaforme di e-procurement certificate da AgID, e quindi interoperabili con la BDNCP.

La BDNCP è il fulcro del nuovo ecosistema di e-procurement nazionale, che ingloba numerose banche dati e sistemi nazionali, come SIMOG per la richiesta del CIG e SCP per gli adempimenti informativi.

Adempimenti di trasparenza amministrativa, sezione “Bandi di gara e contratti”

Lo scorso 30 giugno ANAC ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale (SG n. 151 del 30.06.2023) dodici delibere contenenti i Regolamenti attuativi previsti dal nuovo Codice degli Appalti, tra le quali la n. 264, inerente ai nuovi obblighi di trasparenza per gli appalti alla luce del nuovo ecosistema digitale.

Delibera ANAC n. 264 del 20 giugno 2023

La Delibera identifica i dati e le informazioni necessari relativi alla programmazione di lavori, servizi e forniture, nonché alle fasi del ciclo di vita dei contratti pubblici, al fine di soddisfare gli obblighi di pubblicazione stabiliti dal Decreto legislativo 33/2013. Tali dati devono essere inviati in modo “tempestivo” ad ANAC sulla BDNCP.

Si specifica inoltre che fino al 31 dicembre 2023 la trasparenza dei contratti pubblici deve seguire le disposizioni contenute nell’allegato 9 al Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) 2022: non è quindi ancora richiesta tempestività, ma l’invio ad ANAC deve avvenire dopo la pubblicazione degli avvisi relativi agli esiti delle procedure.

Pubblicità legale

Anche la pubblicità legale verrà gestita tramite la BDNCP, in attuazione dell’art. 27 del nuovo Codice, per gli affidamenti di importo pari o superiore alla soglia di rilevanza europea e gli affidamenti di importo inferiore alla soglia di rilevanza europea di interesse transfrontaliero certo.

Le S.A. dovranno rendere disponibile la documentazione di gara mediante le piattaforme di e-procurement e sul proprio sito istituzionale.

Qualificazione delle Stazioni Appaltanti e delle Centrali di committenza

Ai fini della qualificazione, la disponibilità di piattaforme di approvvigionamento digitale diventa un requisito obbligatorio, insieme all’iscrizione all’AUSA e alla presenza della struttura stabile dedicata.

Il MIT ha inoltre chiarito nella circolare del 12 luglio 2023 che la deroga alle regole di qualificazione per i comuni non capoluogo di provincia in relazione agli affidamenti e ai contratti PNRR e PNC terminerà il 31 dicembre 2023.

Scadenze 2024-2025 relative all’attuazione di specifiche norme del Decreto legislativo 36/2023

30 giugno 2024

Termine della qualificazione con riserva delle S.A.

Le Stazioni Appaltanti qualificate “con riserva” (unioni di comuni, province, città metropolitane, comuni capoluogo di provincia e regioni) dovranno iscriversi a regime a partire dal 1° gennaio 2024, e ottenere i requisiti di qualificazione entro il 30 giugno, secondo l’art. 9 dell’allegato II.4.

1° luglio 2024

Sanzioni al RUP che viola gli obblighi informativi BDNCP

Ai sensi dell’art. 222, comma 9, fino al 30 giugno il RUP non è soggetto alle sanzioni previste da ANAC per le violazioni degli obblighi informativi verso la Banca dati nazionale, purché provveda all’adempimento entro 60 giorni dalla comunicazione all’amministrazione a cui appartiene.

1° gennaio 2025

BIM obbligatorio

“Per la progettazione e la realizzazione di opere di nuova costruzione e per gli interventi su costruzioni esistenti per importo a base di gara superiore a 1 milione di euro”, a eccezione interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione, sussiste l’obbligo di BIM, ossia il metodo basato su modelli digitali 3D delle costruzioni (art. 43, comma 1).

Requisiti di qualificazione per l’esecuzione dei contratti

A decorrere da questa data, le S.A. qualificate per la progettazione e l’affidamento non vengono più qualificate in automatico anche per l’esecuzione del contratto, e dovranno perciò essere in possesso dei requisiti specifici elencati nell’allegato II.4 del Codice.

La piattaforma telematica che supporta i RUP nel completamento e monitoraggio dell’intervento pubblico

Dal 1° gennaio 2024 le PA dovranno gestire il ciclo dell’appalto, incluse le fasi post-aggiudicazione, su piattaforme di e-procurement certificate AgID.

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Fonte: DigitalPA (www.digitalpa.it)
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