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Aumento busta paga luglio 2023: ecco perché

lentepubblica.it • 20 Maggio 2023

Aumento busta paga luglio 2023A luglio 2023, ci sarà un aumento della busta paga, per l’inserimento di alcuni trattamenti economici: ecco quali sono.


Aumento busta paga luglio 2023: nel mese di luglio, i lavoratori potrebbero avere una busta paga più pesante.

Se lo scorso anno, in busta paga è arrivato il Bonus 200 euro, quest’anno vedremo delle maggiorazioni per il taglio al cuneo fiscale.

Vediamo quali saranno le condizioni da rispettare.

Aumento busta paga luglio 2023: le condizioni da rispettare

Vediamo quali saranno le misure e le agevolazioni che aumenteranno la busta paga di luglio 2023 dei lavoratori.

Taglio al cuneo fiscale

Col Decreto Lavoro, approvato lo scorso 1° maggio, è stato inserito il taglio al cuneo fiscale, che porterà ad un aumento di qualche decina di euro nello stipendio, per una platea di circa 19 milioni di lavoratori.

Ricordiamo, inoltre, che il taglio al cuneo fiscale sarà valido da luglio a dicembre.
Per il taglio al cuneo fiscale, il lavoratore non dovrà fare nulla e riceverà direttamente l’aumento in busta paga.

Rimborso Irpef

Nel mese di luglio, per alcuni lavoratori potrà arrivare anche il rimborso Irpef, nella busta paga. Nel Modello 730/2023, infatti, debuttano le novità in materia di trattamento integrativo, c.d. bonus Irpef o ex bonus Renzi, introdotte dalla Legge di bilancio 2022, con effetti sul periodo d’imposta 2022.

Per sapere se si potrà beneficiare del rimborso, il lavoratore dovrà inviare, entro il 31 maggio 2023, il Modello 730/2023, tramite sostituto d’imposta, per la Dichiarazione dei Redditi. Qualora ne risulti un credito, sarà il datore di lavoro ad anticiparne l’importo nella busta paga.

Il trattamento integrativo viene riconosciuto a chi ha un reddito complessivo fino a 15.000 euro. Il bonus spetta anche a coloro i quali hanno un reddito compreso tra 15.001 euro e 28.000 euro, solo se l’ammontare di alcune detrazioni è superiore all’imposta lorda.

C’è, però, un requisito base che i contribuenti devono rispettare, per poter ricevere il Rimborso Irpef, ovvero la capienza reddituale. Una volta sottratte le detrazioni spettanti per le stesse tipologie reddituali, deve esserci un’imposta da versare rispetto ai redditi da lavoro dipendente e assimilati.

Le detrazioni considerate nella verifica sono:

  • Spese sanitarie;
  • Carichi di famiglia;
  • Interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici;
  • Detrazioni previste da altre disposizioni normative.

Il rimborso viene erogato nella busta paga dal datore di lavoro, fino ad un massimo di 1200 euro (da rapportare al numero di giorni lavorativi).

Bonus forze armate

Per i dipendenti delle forze armate, è prevista anche un’altra agevolazione. Nel mese di luglio, infatti, sarà pagato il Fesi, una sorta di premio di produttività, erogato grazie alle risorse stanziate con il fondo di efficienza per i servizi istituzionali.

Quattordicesima

Per alcuni lavoratori, nel mese di luglio, arriverà la consueta erogazione della quattordicesima mensilità aggiuntiva (o premio feriale), quando è espressamente prevista dal contratto collettivo di riferimento.

Solitamente la contrattazione collettiva regolamenta l’entità della retribuzione lorda, a cui parametrare la mensilità aggiuntiva, la maturazione e la sua erogazione. Generalmente, il calcolo della quattordicesima è il seguente: si moltiplica l’importo della retribuzione lorda mensile per il numero di mesi lavorati tra il primo luglio dell’anno precedente e il 30 giugno dell’anno corrente e poi si divide la somma per 12.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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Emanuele
Emanuele
20 Maggio 2023 13:44

Articolo fuorviante in quanto farebbe intendere che il rimborso IRPEF sia sempre e comunque presente e che possa arrivare fino a 1200€, ma tale dato dipende solo ed esclusivamente dalla singola situazione fiscale di ogni lavoratore, quindi completamente slegata dall’oggetto dell’articolo pubblicato (“Aumento busta paga luglio 2023: ecco perché”) inutile precisare che, anche nel caso teorico che il rimborso IRPEF raggiunga i fantomantici 1200€ indicati nell’articolo, comunque non si tratterebbe di “un aumento” ma di somme restituite dall’Agenzia dell’Entrate, per il tramite del datore del lavoro, per maggiori detrazioni/deduzioni

nottolina
nottolina
Reply to  Emanuele
22 Maggio 2023 10:54

grazie!!!