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A chi spetta la rata unica per il riscatto della laurea contributivo?

lentepubblica.it • 19 Luglio 2023

Rata unica riscatto laurea contributivoL’Inps ha chiarito, con un recente messaggio, chi deve avvalersi della rata unica per il riscatto della laurea contributivo: ecco nei dettagli.


Il riscatto della laurea, come sappiamo, è uno strumento che l’Inps offre, per riscattare il corso legale dei propri studi universitari. In questo modo, si convertono gli anni dell’università in anni contributivi, utili ai fini pensionistici.

Dopo due anni, l’Inps è tornata sull’argomento, qualora i periodi degli anni di studio siano indispensabili al lavoratore per maturare i requisiti e accedere alla pensione.

Ecco nel dettaglio.

Rata unica riscatto laurea contributivo: il messaggio dell’Inps

Col messaggio 2564/2023, l’Inps fornisce ulteriori indicazioni per il personale iscritto alla Gestione dipendenti pubblici, nei casi in cui l’opzione al contributivo sia esercitata contestualmente alla presentazione della domanda di riscatto e i periodi siano determinanti per perfezionare i requisiti per andare in pensione.

Ricordiamo che, a differenza del sistema retributivo, l’opzione contributiva può essere esercitata nel corso della vita lavorativa o contestualmente alla domanda di pensione ed è subordinata al perfezionamento dei requisiti, come aver maturato meno di 18 anni di contribuzione al 31 dicembre 1995.

Per accedervi, bisogna aver maturato almeno 15 anni di contribuzione dal 1° gennaio 1996, di cui almeno 260 settimane e almeno un contributo prima di questa data.

Per perfezionare i requisiti necessari e attivare l’opzione al contributivo, l’onere del riscatto della laurea deve essere versato in un’unica rata, mentre il rimanente sarà caricato nei piani di ammortamento e trattenuto dal datore di lavoro in busta paga.

Col messaggio del 7 luglio, l’Inps chiarisce che l’onere di riscatto sarà definito col calcolo a percentuale, eccetto il contributo minimo di un mese, che sarà determinato col criterio della riserva matematica.

Inoltre, l’Inps chiarisce che, se si sceglierà la modalità di pagamento rateale, sarà generata una quota di onere d’importo differente dal resto del piano, da versare obbligatoriamente in un’unica soluzione, mediante modello F24, entro 90 giorni dalla data di notifica.

Il datore di lavoro dovrà accertarsi dell’avvenuto pagamento in un’unica soluzione, acquisendo la copia del versamento. Il mancato versamento della rata unica equivale ad una rinuncia della domanda di riscatto.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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