Progetti di riqualificazione nei piccoli Comuni: avviate le procedure previste dal nuovo bando, ecco tutte le informazioni utili.
Dopo un complesso percorso attuativo previsto dalla legge 158/2017 – misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli Comuni, così detta “Legge Realacci” – con l’emanazione del bando, presentato in Conferenza Stampa a Palazzo Chigi dal Ministro Musumeci, si avvia la fase che porterà all’erogazione dei fondi stanziati per il Piano nazionale per la riqualificazione di questi Enti.
La procedura è attiva dalle ore 00:00 del 15 luglio alle 23:59 dell’ 8 agosto 2023.
Con apposito avviso sul sito istituzionale del Dipartimento Casa Italia saranno comunicate le date di apertura e di chiusura della fase di presentazione delle domande.
Le richieste di supporto e assistenza possono essere inviate esclusivamente all’indirizzo dedicato di posta elettronica pianopiccolicomuni@governo.it.
Sono circa 160 milioni di euro quelli stanziati dalla legge (132 quelli attualmente disponibili) e,considerando gli obiettivi di valorizzazione previsti dalla legge per i 5.518 Comuni di minore dimensione demografica destinatari del provvedimento, si auspica siano incrementati.
L’avviso pubblico è rivolto ai Comuni con popolazione residente fino a 5.000 abitanti o istituiti a seguito di fusione tra Comuni aventi ciascuno popolazione fino a 5.000 abitanti.
Scopo del bando è quello di sostenere lo sviluppo sostenibile, l’equilibrio demografico, favorendo la residenza in tali Comuni, tutelare e valorizzare il patrimonio naturale, rurale, storico-culturale e architettonico, nonché il sistema dei servizi essenziali, con l’obiettivo di contrastare lo spopolamento.
Il Bando disciplina termini e modalità di presentazione delle domande ed i criteri di selezione dei progetti di investimento da finanziare nell’ambito del Piano nazionale finalizzato in sintesi alla:
Il DPCM 16 maggio 2022 pubblicato in Gazzetta Ufficiale 19 luglio 2022, qualifica la natura prioritaria o non prioritaria dei progetti che ricadono in queste finalità e definiscono i criteri di selezione e le modalità di attribuzione dei punteggi da applicare ai progetti presentati.
L’importo massimo del finanziamento per ciascun progetto è di 700mila euro se presentato dal Comune singolarmente e 700mila euro moltiplicato per il numero di Comuni facenti parte della Convenzione o dell’Unione, se presentato in Convenzione o Unione secondo quanto previsto.
Queste le dichiarazioni del presidente dell’Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro:
“Il meccanismo della legge premia e incoraggia le reti e le unioni di piccoli Comuni che si mettono insieme per affinità territoriale, e noi come ANCI appoggeremo i progetti che verranno presentati. I piccoli Comuni sono “piccoli” solo per dimensione, perché invece rappresentano il cuore e l’identità del nostro Paese soprattutto nelle aree interne. Per questo vanno sostenuti con servizi adeguati e moderni, riqualificati e valorizzati per il loro patrimonio artistico, culturale e paesaggistico, al fine di combattere il processo di spopolamento che rischia di cancellarli”.