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Incremento indennità amministratori: ecco il decreto di riparto del fondo

lentepubblica.it • 30 Gennaio 2024

incremento-indennita-amministratori-decretoIl Ministero dell’Interno ha pubblicato il decreto di riparto del fondo da 150 milioni di euro, a titolo di contributo ai comuni, per l’incremento dell’indennità di funzione degli amministratori.


Si tratta di un provvedimento atteso con particolare interesse dagli uffici comunali, che ha lo scopo di coprire il maggiore onere sostenuto dalle amministrazioni locali per l’incremento dell’indennità di funzione degli amministratori.

Il Fondo che, come abbiamo anticipato, ammonta a 150 milioni di euro per l’anno 2023, è destinato a concorrere alla copertura di questo incremento, affrontando anche i ritardi e le incertezze legate al pagamento delle indennità.

Il decreto di riparto del fondo destinato a coprire l’incremento dell’indennità per gli amministratori

Il testo, oltre a delineare il piano di riparto delle quote per il 2023, fornisce chiarimenti sulle risorse destinate ai comuni per l’anno 2022 e introduce nuove quote a conguaglio per alcuni enti. I criteri utilizzati per il riparto e il recupero di errori nei conteggi sono dettagliatamente illustrati nella Nota metodologica allegate al Decreto.

Correzioni e conguagli: la rettifica dei dati

Una parte significativa del Decreto è dedicata alla correzione di errori materiali riscontrati nel calcolo dell’incremento delle indennità per il 2022. Sono stati individuati specifici comuni per i quali è stata necessaria una rettifica delle risorse assegnate, garantendo così un conguaglio equo tra quanto corrisposto e quanto spettante per l’anno precedente.

Le correzioni si sono rese necessarie a seguito di un’errata interpretazione della normativa vigente, soprattutto per quanto riguarda l’indennità di funzione dei sindaci e degli amministratori locali. Il Decreto apporta le necessarie correzioni garantendo trasparenza e precisione nelle assegnazioni.

Riparto dell’incremento: chi e come riceverà le risorse

Il riparto dell’incremento del Fondo, pari a 150 milioni di euro per il 2023, segue criteri definiti nell’allegato C della Nota metodologica. Le risorse saranno assegnate agli enti locali in misura proporzionale alle loro esigenze, come specificato nell’allegato B relativo al Piano di riparto.

In particolare, il Decreto prevede che i comuni delle regioni a statuto ordinario con popolazione fino a 3.000 abitanti riceveranno misure aggiuntive alle risorse già attribuite precedentemente.

Utilizzo delle risorse e restituzioni

Il Decreto chiarisce che le risorse assegnate sono utilizzabili esclusivamente per coprire il maggiore onere derivante dall’incremento delle indennità di funzione degli amministratori. In caso di rinuncia parziale o totale da parte dei comuni alle indennità previste, è previsto che le risorse siano comunque riconosciute, a condizione che siano impiegate per gli scopi previsti.

I comuni beneficiari sono tenuti a riversare eventuali importi non utilizzati nell’esercizio finanziario 2023 all’apposito capitolo ministeriale.

Documenti utili

 

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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Gennaro
Gennaro
2 Aprile 2024 17:40

C’è solo una grande disparità, tra i consiglieri comunali e assessori.
I consiglieri comunali vengono eletti con voto popolare, quindi rappresentanti dei cittadini, è maggiore responsabilità.
Si mortifica la funzione del consigliere, in quanto non può svolgere il proprio mandato assegnato democraticamente dagli elettori.
Nei piccoli centri comunali, il consigliere ci mette la faccia per essere eletto, e poi gli assessori nominati gestiscono il potere politico… e mi limito. La legge va cambiata.