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Regione Sardegna: nuovo piano di credito per le aziende agricole

lentepubblica.it • 8 Settembre 2014

Il settore agricolo potrà contare presto su nuovi prestiti personalizzati. È questo l’obiettivo dell’incontro che si è svolto ieri tra l’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, il presidente della Sfirs, Antonio Tilocca, e il presidente del Banco di Sardegna e di Abi Sardegna, Giuseppe Cuccurese.  “Attraverso un pacchetto di linee guida – ha spiegato l’esponente della Giunta – siamo al lavoro per garantire a singole aziende, strutture aggregative e filiere di liquidità necessaria per rilanciare produzioni e investimenti, ma anche per cogliere, parallelamente, le nuove opportunità che vengono date al sistema col nuovo ciclo della programmazione europea”. Il percorso, formalizzato nell’incontro, parte dall’esigenza di ristrutturazione del debito e si concluderà con la firma di un protocollo d’intesa nel quale saranno definite nei dettagli le tipologie di credito.

“Come risulta dai numeri forniti da Cuccurese – ha osservato l’assessore – nel comparto agricolo sardo l’accesso al credito è attualmente bloccato dalla mancata solvenza sui prestiti contratti in passato. Si tratta di un circolo vizioso che rallenta i processi produttivi, visto che le esposizioni bancarie non permettono alle aziende e alle strutture aggregative di contrarre nuovi mutui. Per questo verranno studiati singoli piani di rientro che, da un lato, faranno chiudere le partire finanziarie pregresse e, dall’altro, garantiranno la possibilità di contrarre nuovi fidi anche alle aziende o alle strutture organizzative in difficoltà. E si tratterà, appunto, di prestiti costruiti a misura delle diverse realtà produttive”. 

Col protocollo d’intesa che Regione, Sfirs e Abi andranno a firmare a breve, cambia l’approccio anche nella quantificazione della capacità di solvenza. “Una delle novità nell’analisi di tale capacità – ha aggiunto la titolare dell’Agricoltura – riguarderà i fondi europei della nuova programmazione 2014-2020, fondi garantiti attraverso il Pac (Piano agricolo comunitario) e il Psr (Piano di sviluppo rurale). Nella stesura di entrambi i Piani abbiamo infatti previsto premi produttivi che saranno conteggiati tra le entrate certe su cui modulare i prestiti”. Nei piani personalizzati delle singole aziende verranno considerate quante più variabili possibili, come il rischio delle avversità atmosferiche. “Ciò vuol dire – ha precisato Falchi – che i fidi di campagna saranno protetti da forme assicurative per garantire agli operatori una copertura finanziaria di breve periodo, per esempio nel caso di una violenta grandinata. Quanto alle strutture aggregative stiamo prevedendo di differenziare la scadenza dei prestiti a seconda della tipologia merceologica, dal momento che non tutti i cicli produttivi hanno la stessa durata. È invece indispensabile tener conto di questo elemento”. Un’altra novità nella gestione dell’accesso al credito sarà rappresentata dal Fondo di garanzia, che metteranno a disposizione la Sfirs e Consorzi Fidi per assicurare la copertura dei crediti nel medio e lungo periodo.Nel protocollo d’intesa tra Regione, Sfirs e Abi saranno previsti infine finanziamenti di filiera per favorire soprattutto gli investimenti ad alta tecnologia.


Sempre in tema di credito, l’assessore Falchi ha aperto il dialogo con l’Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricoloalimentare), che potrà giocare un ruolo chiave nella partita dei contributi finanziari. Per questo la prossima settimana è stato programmato un incontro a Roma.
L’esponente della Giunta non tralascia il Microcredito: “Abbiamo la necessità di rilanciarlo, perché è un asset di sviluppo fondamentale, ma è stato lasciato senza soldi dalla precedente Giunta, malgrado i roboanti annunci fatti. Dobbiamo recuperare le risorse inizialmente promesse e poi mai assegnate. Il nostro obiettivo è arrivare a una modalità a sportello, con prestiti sicuri, procedure semplificate e tempi brevissimi di erogazione, in modo tale da venire incontro alle esigenze delle imprese agricole”.

 

FONTE: AgenParl – Agenzia Parlamentare per l’Informazione Politica ed Economica

AUTORE: Floriana Cutini

 

 

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