Per modernizzare e semplificare i servizi pubblici, il governo italiano ha introdotto una piattaforma notifiche digitali, nota come SEND, che però presenta ancora alcune criticità per i cittadini che ricevono notifiche alla “vecchia maniera”, cioè analogiche: scopriamone il perché.
Sulla carta il sistema SEND, parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) nella sua Misura 1.4.5 della componente M1.C1, dedicata alla Digitalizzazione, innovazione e sicurezza della Pubblica Amministrazione, rappresenta un passo significativo verso un’efficace gestione delle comunicazioni ufficiali tra le amministrazioni comunali e i cittadini.
Attraverso l’allocazione di 200 milioni di euro da parte del Dipartimento per la Trasformazione Digitale, le amministrazioni comunali sono così incoraggiate ad aderire al meccanismo di notificazione digitale, contribuendo così a una maggiore efficienza e trasparenza nel servizio pubblico.
Si trarra di un punto di accesso, che gode di valore legale, che consente alle Pubbliche Amministrazioni di notificare atti legali a persone fisiche o giuridiche, enti o associazioni, dotati di Codice Fiscale.
L’iter prevede che l’amministrazione emittente depositi l’atto sulla piattaforma, mentre la piattaforma notifiche si occupa del processo di notifica, scegliendo la modalità più appropriata, sia digitale e sia analogica, conforme alla normativa.
Tuttavia, la transizione verso questo nuovo sistema presenta sfide non di poco conto per i cittadini non digitali, che sono costretti alla ricezione in formato analogico, con una risoluzione non sempre agevole del processo.
Per comprendere appieno il contesto della notifica per coloro che non dispongono di un domicilio digitale, è essenziale esaminare il processo dettagliato di questa pratica. In particolare, questa situazione riguarda i cittadini che, per vari motivi, non hanno attivato un domicilio digitale, ovvero un indirizzo elettronico protetto e certificato a cui vengono inviate le comunicazioni ufficiali.
In questa circostanza, quando un’Amministrazione Pubblica emette un atto che richiede una notifica, essa si affida al tradizionale sistema di raccomandata. Tuttavia, c’è un elemento cruciale da considerare: la raccomandata inviata non include i documenti fisici oggetto della notifica. In altre parole, il cittadino riceverà una comunicazione formale che attesta l’avvenuta notifica, ma il contenuto effettivo dell’atto, che potrebbe essere un avviso, una comunicazione ufficiale o un documento legale, non è fisicamente allegato alla raccomandata.
Questa separazione tra il mezzo di notifica (la raccomandata) e il contenuto della notifica (i documenti effettivi) rappresenta un aspetto rilevante della transizione verso le notifiche digitali.
La normativa prevede tre opzioni:
Dopo aver ricevuto la raccomandata, il cittadino deve accedere a una piattaforma digitale dedicata, spesso fornita dal governo o da enti autorizzati. Questa piattaforma è progettata per gestire in modo sicuro elettronicamente le notifiche ufficiali.
Come abbiamo anticipato prima l’accesso a questa piattaforma può avvenire tramite due principali modalità di autenticazione digitale: SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CIE (Carta d’Identità Elettronica).
Per chi non lo sapesse SPID è un sistema di autenticazione che permette ai cittadini italiani di accedere a servizi online della pubblica amministrazione e di altri enti privati con un’unica identità digitale. La CIE, invece, è una carta d’identità con funzionalità elettroniche che può essere utilizzata per accedere a servizi online in modo sicuro.
Una volta autenticati sulla piattaforma digitale, i cittadini possono visualizzare l’atto notificato e scaricarne i documenti correlati.
In alternativa , la raccomandata può contenere link diretti alla piattaforma digitale. Questi link sono forniti per semplificare l’accesso del cittadino alla notifica e ai documenti correlati.
Tuttavia, è essenziale notare che l’accesso a tali link potrebbe richiedere l’utilizzo di SPID o CIE, garantendo così l’autenticazione e la sicurezza del processo.
Anche in questo caso, a seguito dell’accesso, i cittadini possono visualizzare l’atto notificato e scaricarne i documenti.
Infine l’opzione di recarsi presso l’ufficio postale per ottenere una stampa a pagamento dei documenti rappresenta un’alternativa per coloro che preferiscono gestire le notifiche in formato cartaceo o che incontrano difficoltà nell’adozione di soluzioni digitali. Tuttavia, è importante esaminare attentamente questa procedura e le sfide associate:
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it