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Stazioni appaltanti e piattaforme certificate: valide anche comunicazioni dopo il 31 gennaio

lentepubblica.it • 5 Febbraio 2024

parte-qualificazione-stazioni-appaltantiLa conferma arriva direttamente dall’Anac: anche le comunicazioni sulle piattaforme certificate effettuate dopo il 31 gennaio sono valide, non decade automaticamente la qualificazione delle stazioni appaltanti.


La scadenza appena citata si applicava alle Centrali di Committenza e alle Stazioni Appaltanti già qualificate, che dovevano accedere all’applicativo Anagrafe Unica delle Stazioni Appaltanti (Ausa) per formalizzare la loro disponibilità.

Secondo l’Autorità la comunicazione tempestiva della disponibilità delle piattaforme è un passo cruciale verso un processo di appalti trasparente e efficiente: e inizialmente sembrava che il 31 gennaio fosse una scadenza improrogabile per adempiere a quest’obbligo.

Ma a quanto pare non è così.

Stazioni appaltanti e piattaforme certificate: valide anche comunicazioni dopo il 31 gennaio

L’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) ha recentemente emesso una correzione in merito alle scadenze di qualificazione per le Stazioni Appaltanti e le centrali di committenza. In un Comunicato del Presidente, reso pubblico nelle ultime ore, l’Anac ha specificato che la qualificazione delle stazioni appaltanti non decadrebbe entro il 31 gennaio 2024, come precedentemente comunicato. La decisione è stata presa in seguito alla mancata comunicazione di alcune stazioni, e l’Autorità ha ritenuto opportuno fornire chiarezza in merito.

Secondo il comunicato, le Stazioni Appaltanti e le centrali di committenza che non avessero confermato l’utilizzo di una piattaforma certificata entro la scadenza del 31 gennaio 2024 avranno comunque l’opportunità di farlo successivamente. Il requisito di disponibilità di una piattaforma digitale certificata sarà considerato positivamente accertato in qualsiasi momento successivo alla scadenza, a condizione che sia confermato attraverso l’effettivo utilizzo di almeno una piattaforma inclusa nel registro Anac delle piattaforme certificate, consultabile al link https://dati.anticorruzione.it/#/regpiacert.

Questa proroga concede alle Stazioni Appaltanti il tempo necessario per adeguarsi alle nuove disposizioni, assicurando che l’introduzione delle piattaforme certificate avvenga in modo efficace e conforme alle normative stabilite dall’ANAC.

In risposta a questa decisione, molte Stazioni Appaltanti hanno prontamente aderito, confermando la disponibilità e l’utilizzo di piattaforme di approvvigionamento digitale certificate. Secondo le ultime informazioni, al 31 gennaio 2024, oltre 3.100 stazioni appaltanti qualificate hanno comunicato ad ANAC la loro conformità alle nuove disposizioni.

Il testo del comunicato dell’Anac

Qui il documento completo.

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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