Come annunciato dal Ministero, aumentano i compensi dei commissari nei prossimi concorsi scuola: ecco nel dettaglio.
Novità in arrivo per le commissioni dei prossimi concorsi scuola: sono in previsione, infatti, degli aumenti dei compensi per i commissari.
La novità è stata annunciata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, che ha convocato le organizzazioni sindacali, lo scorso 16 ottobre 2023.
Scopriamo di quanto e le modalità.
Secondo quanto hanno annunciato, i commissari dei prossimi concorsi scuola avranno una retribuzione maggiorata, in base alle prestazioni svolte.
Le commissioni esaminatrici, oggetto dell’aumento dello stipendio, saranno quelle per il reclutamento del personale dirigenziale, docente, amministrativo e tecnico e ausiliario.
L’aumento non interesserà solo il presidente, il segretario e gli altri membri della commissione, ma anche il personale addetto alla vigilanza e il referente informatico d’aula (quando le procedure saranno informatizzate).
Per i componenti delle commissioni, saranno previsti anche dei premi, in modo da assicurare la conclusione delle procedure entro i termini stabiliti in attuazione col Pnrr.
I compensi saranno i seguenti:
I compensi illustrati s’intendono al lordo.
Oltre agli aumenti dei compensi, ci saranno anche degli extra per le mansioni specifiche e durante la prova scritta:
Per la prova orale, invece, è previsto un ulteriore incremento, pari all’80% nel caso di concorsi scuola per il reclutamento del personale docente laureato degli istituti di secondo grado, di primo grado e di personale Ata di area C o D, se è prevista anche la prova pratica.
Pur esprimendo soddisfazione per gli aumenti fatti, i sindacati hanno evidenziato alcune criticità.
La Flc Cgil ha detto:
“Esprimiamo le nostre perplessità sul fatto che continua a non essere prevista nessuna forma di esonero anche parziale per i componenti delle commissioni. Questa criticità si estende rispetto all’utilizzo del personale Ata, i cui carichi di lavoro risultano fortemente accresciuti anche per effetto delle recenti modifiche normative; pertanto, ribadiamo la necessità che la funzione di segretario delle Commissioni giudicatrici sia svolta con esonero dal servizio”.
Inoltre:
“Ci lascia perplessi il fatto che si continuino a differenziare, in una visione completamente anacronistica, i compensi dei componenti le commissioni in base al tipo di concorso, ovvero se si tratta di reclutare docenti della scuola primaria/infanzia/secondaria/dirigenti o Ata di profilo B,C o D.
Occorrerebbe inoltre chiarire cosa accade ai compensi delle commissioni dei concorsi Pnrr in caso non completino le procedure nei tempi indicati, poiché il decreto chiarisce che i compensi saranno pagati in misura piena solo laddove si concludano i lavori entro 120 giorni dalla pubblicazione dei risultati della prova scritta e vengano esaminati almeno 125 candidati al mese”.