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Personale ATA: dettagli su numero nuove assunzioni e supplenze

lentepubblica.it • 31 Maggio 2016

personale_ataLa richiesta da parte del Ministero dell’istruzione relativamente alle prossime assunzioni ATA è di 5mila unità.

 

La notizia fa seguito all’incontro tra MIUR e sindacati relativamente ad alcune questioni che hanno riguardato il personale ATA.

 

Lo sblocco delle assunzioni avviene dopo la revisione delle norme che tagliano gli organici, limitano le supplenze brevi e congelano il turn over in relazione al passaggio del personale soprannumerario delle province.

 

Quindi, al via sblocco delle assunzioni che si aggireranno intorno alle 5mila unità.

 

Altra apertura da parte dell’amministrazione, conseguenza dello sblocco della normativa, riguarda la proroga delle supplenze del personale nominato su posto vacante con contratti fono al 30 giugno.

 

La conferma del numero delle assunzioni e dell’estensione delle supplenze sarà data a metà giugno.

 

Dunque, un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) da adottare entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge fisserà i termini per garantire il pagamento delle supplenze brevi e saltuarie al personale docente e ATA che abbia prestato servizio nelle scuole.

 

In ogni caso il pagamento del supplente deve avvenire entro il trentesimo giorno che segue l’ultimo giorno del mese in cui si è lavorato. Sempre che vi siano soldi iscritti in bilancio.

 

Per facilitare, dal punto di vista amministrativo, il pagamento del supplente, quest’ultimo, sarà dotato di un codice identificativo univoco che corrisponderà alla sua partita stipendiale e che lo seguirà fino all’eventuale immissione in ruolo.

 

Se non verranno rispettati questi termini di pagamento la responsabilità ricadrà sui dirigenti interessati. Gli adempimenti connessi concorreranno inoltre alla valutazione dei dirigenti.

 

È una misura di per sé positiva, frutto delle infinite denunce fatte dalla FLC CGIL e dagli altri sindacati, che ogni anno hanno dovuto chiedere incontri al MIUR, fare ricorsi, rivolgersi al Parlamento, adire le vie legali, per ottenere che i supplenti fossero pagati e non penalizzati dai ritardi cronici di una procedura di governo lenta e inefficiente.

 

Positivo anche che si assegni un codice identificativo corrispondente alla partita di spesa per il supplente che lo accompagnerà fino all’eventuale immissione in ruolo.

Fonte: Orizzonte Scuola (www.orizzontescuola.it); FLC CGIL - Federazione Lavoratori della Conoscenza
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