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Qualità della vita 2023: il report su dove si vive meglio in Italia

lentepubblica.it • 4 Dicembre 2023

qualità della vita 2023 reportÈ stato pubblicato il report annuale sulla Qualità della vita 2023: ecco quali sono le città italiane dove si vive meglio.


È stata pubblicata la 34° edizione dell’indagine de Il Sole 24 Ore sulla qualità della vita in Italia.
Il report che classifica le città italiane e indica quali sono i territori più vivibili.

Ecco cosa dice la classifica.

Qualità della vita 2023: dove si vive meglio in Italia?

La città più vivibile in Italia, nel 2023, è Udine, che è per la prima volta al primo posto nella classifica che misura il benessere della popolazione italiana.
A seguire troviamo Bologna al secondo posto e Trento al terzo posto.

Ecco la top ten delle città italiane più vivibili:

  1. Udine;
  2. Bologna;
  3. Trento;
  4. Aosta;
  5. Bergamo (che conquista il primato nella classifica tematica “Ambienti e servizi”);
  6. Firenze (che perde tre posizioni rispetto al 2022, a causa delle numerose denunce di furti e rapine, dei canoni di locazione e di nuovi parametri, come il consumo di farmaci contro l’obesità);
  7. Modena;
  8. Milano (prima nella categoria “Affari e lavoro”);
  9. Monza e Brianza;
  10. Verona.

Roma si ferma al 35° posto, perdendo quattro posizioni. Carenza anche di città del Mezzogiorno, con poche eccezioni come Cagliari, al 23° posto.
Negli ultimi tre posti troviamo Caltanissetta, Napoli e Foggia.

I nuovi indicatori del 2023

L’indagine è stata arricchita da 17 nuovi indicatori, tra i quali troviamo:

  • Ricchezza e consumi (che tiene conto del mercato immobiliare, del numero di famiglie con Isee sotto i 7mila euro, etc.);
  • Affari e lavoro (con dati che riguardano anche il gender pay gap e il numero di lavoratori domestici in rapporto alla popolazione);
  • Demografia, salute e società (col cosiddetto indice di solitudine, che mostra quanto è alta la quota di persone sole sul totale delle famiglie residenti);
  • Ambiente e servizi (progetti finanziati dal PNRR e i dati delle farmacie, con servizi di base, vaccini e assistenza);
  • Giustizia e sicurezza (con più attenzione al numero di crimini predatori, come i furti con destrezza e di autovetture);
  • Cultura e tempo libero (coi dati degli addetti nelle imprese culturali e in base all’attrattività dell’offerta culturale).

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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