lentepubblica


Vacanze in estate e bambini: ecco alcuni consigli utili

lentepubblica.it • 31 Luglio 2023

vacanze-estate-bambiniA fornire una serie di importanti consigli per tutelare i propri bambini durante le vacanze di questa estate è il vademecum degli esperti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.


Con l’arrivo dell’estate, le attese vacanze portano con sé momenti di gioia, avventura e relax per tutta la famiglia. Tuttavia, è essenziale che i genitori prestino particolare attenzione alla sicurezza dei loro piccoli durante queste avventure estive.

Con il desiderio di assicurare vacanze spensierate e divertenti per i bambini, questo articolo presenta preziosi consigli e linee guida per proteggerli da potenziali rischi durante le vacanze al mare, in montagna o in qualsiasi altra meta prescelta.

Affrontiamo insieme le precauzioni da adottare per garantire il massimo divertimento senza trascurare la sicurezza dei più piccoli.

Vacanze in estate e bambini: ecco alcuni consigli

Sono tanti i consigli dei pediatri ai genitori: si va dalle punture delle zanzare a quelle delle meduse, dall’alimentazione all’abbigliamento. E poi ancora i suggerimenti su come affrontare il mal d’auto. Ecco qui di seguito in sintesi i consigli dei pediatri della struttura.

Ore in cui uscire e da evitare

L’esposizione diretta al sole risulta essenziale per la produzione di vitamina D, che favorisce l’assorbimento del calcio e la sua deposizione nelle ossa, stimola la produzione di melanina, oltre a rivestire molte altre importanti funzioni influendo anche sull’umore; esporsi tuttavia per tempo prolungato e nelle ore sbagliate – quelle più calde al centro della giornata – può dar luogo a eritemi e scottature che rappresentano un fattore di rischio per i tumori cutanei in età adulta.

I bambini al di sotto dei 6 mesi è preferibile non esporli mai ai raggi diretti del sole mentre tra i 6 mesi e i 2 anni è consigliabile evitare l’esposizione tra le 10.30 e le 18.30.

Abbigliamento del bambino

I vestiti devono essere adeguati alla temperatura della giornata tenendo presente che i bambini più piccoli hanno maggior difficoltà a mantenere una temperatura costante, soffrendo così di più il caldo. Vanno privilegiati i tessuti naturali e traspiranti, come il lino e il cotone, meglio di colore chiaro.

Bisogna prestare particolare attenzione agli sbalzi di temperatura con il passaggio negli ambienti con aria condizionata. L’uso di occhiali da sole protettivi sarebbe auspicabile ma, come il cappellino, pochi sono i bambini piccoli che riescono a tenerli.

Cosa è meglio mangiare e cosa evitare

Si sa che l’estate è fatta anche per fare qualche eccezione all’alimentazione più regolare. Tuttavia, con l’aumento della temperatura, si deve ridurre l’apporto calorico, in particolare quello dato da cibi grassi: è preferibile quindi assumere carboidrati semplici e a più rapida digeribilità.

Una dieta più ricca di frutta e verdura è fortemente consigliata per aumentare l’apporto di acqua e sali minerali, prevenendo così la disidratazione. Anche una maggior assunzione di acqua o spremute di frutta fresca favorisce l’idratazione; vanno evitate invece le bevande fredde, gassate o troppo dolci.

Età ideale per portare i bambini a mare

L’organismo dei bambini più piccoli fatica a mantenere una temperatura corporea costante anche per avere una più ridotta superficie corporea rispetto a quella dell’adulto, con minore possibilità di disperdere il calore tramite il sudore.

Per tale motivo nei primi sei mesi di vita andrebbe limitata la presenza in spiaggia alle primissime ore del mattino e/o al tramonto; successivamente, si potrà gradualmente portarli in spiaggia fino alle 10.30 o dopo le 18.30, liberalizzando progressivamente gli orari dopo i 2 anni di vita.

Età ideale per fare il primo bagnetto

Nei primi 6 mesi di vita, più è piccolo il bimbo, e meno c’è la necessità di immergerlo nell’acqua di mare o in piscina.

Successivamente il lattante può entrare in acqua, per pochi minuti e se il clima e la temperatura dell’acqua sono confortevoli, in braccio a mamma o papà, avendo l’accortezza di sciacquarlo poi con acqua dolce per togliere il sale e/o il cloro dalla cute.

Altitudini massime in montagne

Un bambino ha la stessa tolleranza di un adulto per l’alta quota, a condizione che non abbia particolari problemi di salute (problemi cardiaci, polmonari o prematurità). Di massima le quote da preferire in bambini che vivono in pianura o a basse quote sono: 3 mesi-12 mesi fino a 2000 metri; 2-5 anni fino a 2500 metri; maggiori di 5 anni anche oltre i 2500 metri.

Fino a 3 mesi di età, in soggetti sani, non ci sono controindicazioni, ma per periodi brevi va valutata l’opportunità di modificare i ritmi che si creando nelle prime settimane di vita. In ogni caso è sconsigliato l’uso di cabinovie veloci nei primi 2-3 anni di vita.

Punture di zanzare

Quando un bambino viene punto da una zanzara si forma un rigonfiamento (pomfo) pruriginoso per cui si può applicare un gel di cloruro di alluminio al 5%, che ha un’azione sia sul prurito sia sulla tumefazione. In alternativa, hanno la stessa azione gli impacchi di ghiaccio, da tenere sulla parte punta per qualche minuto.

Abrasioni da meduse

Per quanto riguarda le meduse, i consigli da seguire nel caso si faccia questo spiacevole incontro sono:

  • grattare con una tessera di plastica le zone della cute venute a contatto, per impedire alla tossina di penetrare la cute ed entrare in circolo;
  • applicare, senza frizionare, sabbia calda essendo la tossina termolabile;
  • successivamente detergere la parte con acqua salata;
  • applicare gel al cloruro di alluminio al 5%; non utilizzare l’ammoniaca;
  • consultare il medico in caso di reazioni più gravi.

Abrasioni da tracine

La puntura della spina dorsale della tracina, pesce che vive nel fondale sabbioso del mare, provoca un dolore estremamente intenso per la liberazione di una tossina.

La parte colpita appare rossa e tumefatta e, raramente, possono verificarsi sintomi generalizzati quali aumento della frequenza cardiaca, difficoltà di respirazione, nausea, difficoltà di movimento dell’arto colpito.

Poiché la tossina inoculata dalla tracina è termolabile, è consigliabile immergere il piede in acqua calda per disattivarla, mentre nei casi più gravi o complicati il medico potrà prescrivere antibiotici e antistaminici.

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments